CLICK HERE FOR BLOGGER TEMPLATES AND MYSPACE LAYOUTS »

mercoledì 8 aprile 2009

ABRUZZO

QUESTO é CIO CHE POSSO FARE, NESSUN COMMENTO. MA FATE GIRARE QUESTE PAROLE, FATELE GIRARE!

martedì 7 aprile 2009

L'Aquila non c'è più

Eccomi qui. Gli ultimi post sono stati scritti non di mio pugno. Era la mia amica Chiara che scriveva da Bologna. Questa sono io. La situazione è tragica. Inenarrabile. Io e la mia famiglia abbiamo perso tutto: case, lavoro, vita passata, radici. TUTTO. Ma quello che vorrei urlaste al posto mio è la rabbia di essere stati lasciati soli. Noi Abruzzesi siamo stati mandati a morte scientemente. Erano mesi e mesi di scosse, e nessuno ne ha mai parlato. Nessun giornale, nessun TG. NESSUNO. NESSUNO.NESSUNO. Nessun piano di emergenza era stato approntato. Siamo stati mandati a morte. Avrebbero dovuto farci evacuare. Il terremoto del 700 ha avuto la stessa casistica, gli stessi tempi. Identico. E loro ci rassicuravano. Parlano di 200 morti. Bugia. Al momento sono mille. E non è finita. E gli sfollati sono 60mila.Denuncio quell'imbelle del sindaco Cialente. La presidente della provincia Stefania Pezzopane. Tutte le autorità. L'Aquila non è. Fu. E noi tutti con lei. Si entra in città e non si hanno più punti di riferimento. Mio marito è entrato stamani. E' tornato al campo sfollati. Non connetteva. Non sapeva più neanche il suo nome. Sono lucida. Le cose che vi dico sono verità.
A presto. Anna

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara, vedo che anche tu hai inserito il post di Anna...
Le parole sono poche.Mi sento molto impotente anche se vicina con il cuore e geograficamente a questi miei corregionali.
Ti lascio i miei auguri di buona Pasqua.Terrò chiuso il blog per qualche giorno.
A presto!Un bacione

Sileno ha detto...

Dolcissima Saretta
Un caloroso augurio per una Pasqua serena, anche se il momento porta ad altre riflessioni; speriamo che anche coloro che sono stati così duramente colpiti dalla tragedia, possano riacquistare presto la serenità.
Sileno

il Russo ha detto...

Ohibò Saretta, la mia vicinanza alle popolazioni sconvolte dell'Abruzzo e ad Anna è senza se e senza ma, ma non ho divulgato il suo pezzo sui mille morti perchè non avrei reso giustizia alla sua consueta lucidità.
Un abbraccio