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domenica 10 febbraio 2008

Cartoni



"zippando" un pò su you tube ho incontrato un bellissimo cartone animato, Prince Valiant, era piccolissima quando lo davano alla Tv, e, mi è venuto da riflettere sulle differenze tra i cartoni odierni e quelli della mia infanzia (nonostante io sia ancora una pischella...)
beh... di differenze c'è ne sono davvero tantissime!



la prima cosa che, io perlomeno, colgo è la sigla.Prima erano bellissime, con la mitica Crstina D'Avena bellebellebelle... ora c'è immancabilmente qual tunztunztunz sotto... stile discoteca truzza.....
Prima i cartoni ti trasmettevano tantissimi valori: l'amicizia, lottavano contro le ingiustizie, il rispetto, l'onore, la solidarietà.... ora questi devono solo "credere nel cuore delle carte"...
e poi si lamentano dei bambini viziati e tutto quanto,... cavolo.... i cartoni, essendo l'unica cosa oltre alla pubblicità che guardano i bambini, incidono tantissimo sui pensieri, la personalità....



io rivoglio i cartoni di prima!!! adesso questi qui si basano su scarafaggi che si picchiano!!!

un esempio.
chi non ha mai visto i Puffi?
ecco, quello è uno dei cartoni più istruttivo di tutti! cavolo, di che anni sono? già parlavano della natura, dell'ambiente.... meraviglioso!




"i puffi sanno sempre rispettare la natura dai proviamoci anche noi!"

e un esempio di cartone "odierno" (lo so che è vecchio però rispecchia perfettamente quello che penso sui cartoni di oggi):

3 commenti:

Michele ha detto...

Mi piaceva tantissimo "Slayers"...che essendo italiani abbiamo tradotto con il sintetico "Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo per Rina".
Oltre a censurarlo pesantemente, ma anche in quello siamo bravissimi (vedi Dragonball, il mistero della pietra azzurra ecc...)

Saretta ha detto...

sono andata a vedermi la sigla... mi ricorda qualcosa... boh non so... :)ciaociao

D ha detto...

Già, gran cartone i Puffi.

E' vero, prima ce ne erano di più di cartoni animati imperniati su vere e proprie storie o percorsi di crescita.

Magari un argomento così, in apparenza semplice, può donare parecchi risvolti di cui sarebbe lungo parlare.


Comunque tiro fuori giusto due spunti che andrebbero meglio contestualizzati: alcuni cartoni animati, provenienti da serie a fumetti, soprattutto giapponesi, sono destinati ad un pubblico adulto. Questa differenza culturale non è stata colta quì in Italia dove ciò che sa di disegno viene spacciato come roba per bambini dopo qualche opportuna(? c'e dibattito) censura.

Altra differenza culturale riguardante sempre l'estremo oriente è che lì le arti marziali, storicamente, sono state vissute come occasioni di crescita soprattutto spirituale, sottoposte a codici morali molto rigidi. Ma l'aspetto spettacolare dei combattimenti al servizio dello show business ha mediato (e ti pareva) questi equilibri.

Ultima cosa, oggi vengono prodotti e trasmessi a giusti orari di consumo, telefilm o manifestazioni pseudo-sportive "made in u.s.a." destinate ai bambini in cui l'eroe buono altri non è che un violento che risolve le situazione picchiando un cattivone che senza motivo si aggira a fare il dispettoso cafone.

Molti cartoni animati attuali ripercorrono la stessa formula.

E mi vengono in mente i cartoni animati statunitensi con Duffy the Duck e Porky Pig, così come tutti quelli prodotti già agli albori delle tecniche animate, in cui non mancava la puntata col protagonista arruolato alle armi che sbeffeggiava il nemico (ognuno di quelli che di volta in volta si sono succeduti)e salutava la bandiera che campeggiava enorme mentre un'aquila prendeva a volare...

In sintesi: cari bambini, ci sono dei cattivoni che vanno combattuti. Per questo noi buoni andiamo a farlo, per difendere te, la nazione e liberare il mondo.

Quando ho già sentito questi concetti?!?!...