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domenica 1 febbraio 2009

Nazim Hikmet




Anima mia

Anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
e come s'affonda nell'acqua
immergiti nel sonno
nuda e vestita di bianco
il più bello dei sogni
ti accoglierà

anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
abbandonati come nell'arco delle mie braccia
nel tuo sonno non dimenticarmi
chiudi gli occhi pian piano
i tuoi occhi marroni
dove brucia una fiamma verde
anima mia.

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1943

Amo in te
l'avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l'impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne.

amo in te l'impossibile
ma non la disperazione.
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PRIMA CHE BRUCI PARIGI
Parigi, 1958

Finchè ancora tempo,mio amore
e prima che bruci Parigi
finchè ancora tempo, mio amore
finchè il mio cuore è sul suo ramo
vorrei una notte di maggio
una di queste notti
sul lungosenna Voltaire
baciarti sulla bocca
e andando poi a Notre-Dame
contempleremmo il suo rosone
e a un tratto serrandoti a me
di gioia paura stupore
piangeresti silenziosamente
e le stelle piangerebbero
mischiate alla pioggia fine.

Finchè ancora tempo, mio amore
e prima che bruci Parigi
finchè ancora tempo, mio amore
finchè il mio cuore è sul suo ramo
in questa notte di maggio sul lungosenna
sotto i salici, mia rosa, con te
sotto i salici piangenti molli di pioggia
ti direi due parole le più ripetute a Parigi
le più ripetute, le più sincere
scoppierei di felicità
fischietterei una canzone
e crederemmo negli uomini.

In alto, le case di pietra
senza incavi nè gobbe
appiccicate
coi loro muri al chiar di luna
e le loro finestre diritte che dormono in piedi
e sulla riva di fronte il Louvre
illuminato dai proiettori
illuminato da noi due
il nostro splendido palazzo
di cristallo.

Finchè ancora tempo, mio amore
e prima che bruci Parigi
finchè ancora tempo, mio amore
finchè il mio cuore è sul suo ramo
in questa notte di maggio, lungo la Senna, nei depositi
ci siederemmo sui barili rossi
di fronte al fiume scuro nella notte
per salutare la chiatta dalla cabina gialla che passa
- verso il Belgio o verso l'Olanda? -
davanti alla cabina una donna
con un grembiule bianco
sorride dolcemente.

Finchè ancora tempo, mio amore
e prima che bruci Parigi
finchè ancora tempo, mio amore.
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Sei la mia schiavitù sei la mia libertà

Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d'estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro
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Ciò che ho scritto di noi

Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
è la mia nostalgia
cresciuta sul ramo inaccessibile
è la mia sete
tirata su dal pozzo dei miei sogni
è il disegno
tracciato su un raggio di sole

ciò che ho scritto di noi è tutta verità
è la tua grazia
cesta colma di frutti rovesciata sull'erba
è la tua assenza
quando divento l'ultima luce all'ultimo angolo della via
è la mia gelosia
quando corro di notte fra i treni con gli occhi bendati
è la mia felicità
fiume soleggiato che irrompe sulle dighe

ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
ciò che ho scritto di noi è tutta verità.
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Non chıedetemı la traduzıone, non la so.
pero potete sentıre 1 una suo poesıa nella sua lıngua e, per me é meravıglıoso 2 sentıre che razza dı lıngua mı tocca ımparare!!! =)

Pencereler ( Fınestre )



Io, con un lıbro dı poesıe come queste fra le manı, me ne parto per İstanbul.
a buon rendere....

8 commenti:

Sileno ha detto...

Molto belle, conoscevo poco di Hikmet, ora mi documenterò.
Ti auguro un felice soggiorno ad Istambul e una felice giornata di sole; qua nevica e l'inverno mi ha rotto...
Un abbraccio
Sileno

Damiano Aliprandi ha detto...

Conosco anche io poco questo poeta, ma giusto quel poco per capire che era un grande, uno che ha sofferto e subito la prigionia perchè comunista.

Poi mi piace perchè ritrovi la sua poesia nei film di Optzek(non a caso anche lui di origini turche).

Un abbraccio Saretta!

Belphagor ha detto...

Molto belle, rivelano una sensibilità particolare e molto personale. Sinceramente, mea culpa, non lo conoscevo per niente, quindi grazie della segnalazione. Vedrò di mettermi in pari !

il Russo ha detto...

Buon viaggio, ti porti assieme un buon "compagno di viaggio"!

Franca ha detto...

E allora, buon viaggio!

giorgio ha detto...

A distanza di due giorni dal tuo post e senza averlo letto, ho postato anch'io tre poesie di Hikmet che avevo trascritto tanti anni fa; è stato Sileno a rivelarmelo in un suo commento al mio post.
Mi fa un po' effetto questa sincronicità.
Una poesia è addirittura la stessa, anche se la tua traduzione è sicuramente più corretta.
Un abbraccio, Giorgio.

giorgio ha detto...

Beh, sai che rileggendola, forse preferisco la traduzione che avevo trovato io?
Mi piacerebbe sentire un tuo parere!
Ciao, Giorgio.

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)