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lunedì 2 febbraio 2009

Come un uomo sulla terra

leggo e copıo ıl post dall russo




Questo è l' appello del blog 'Come un uomo sulle terra':

Martedì 3 febbraio in Senato si aprirà la discussione sul Trattato Italia-Libia.
Abbiamo deciso di far sentire la nostra e la vostra voce lanciando l'appello qui allegato e mettendo in onda via web COME UN UOMO SULLA TERRA lunedì 2 febbraio e martedì 3 febbraio sul sito del film. (http://comeunuomosullaterra.blogspot.com/)

Diffondete il più possibile tutto ciò.
E spedite l'appello via mail (con oggetto: TRATTATO ITALIA-LIBIA e DIRITTI UMANI) ai senatori (i cui indirizzi trovate qui http://www.senato.it/leg/16/BGT
/Schede/Attsen/Sena.html) ed in particolare ail Presidente del Senato (schifani_r@posta.senato.it) e ai capigruppo (finocchiaro_a@posta.senato.it,
dalia_g@posta.senato.it, gasparri@tin.it , bricolo_f@posta.senato.it ,
belisario_f@posta.senato.it )

Grazie a tutti
Autori e produzione COME UN UOMO SULLA TERRA


Questo, invece, è il testo della petizione da inviare agli indirizzi sopra citati:

TRATTATO ITALIA-LIBIA

APPELLO AI SENATORI ITALIANI CONTRO LE DEPORTAZIONI E LE VIOLENZE A DANNO DEI MIGRANTI AFRICANI IN LIBIA

Il 3 febbraio si apre al Senato la discussione per l’approvazione del Trattato Italia-Libia.

Con questo appello vogliamo rilanciare la petizione contro le deportazioni dei migranti in Libia, promossa dagli autori del film COME UN UOMO SULLA TERRA e dall’osservatorio FORTRESS EUROPE ed oggi firmata già da oltre 2500 persone.

Nel Trattato Italia-Libia non è previsto per il governo di Gheddafi alcun obbligo concreto e verificabile di accoglienza, di tutela del diritto d’asilo, di rispetto della dignità umana: la Libia semplicemente li deve “fermare”, non importa come. Questa direzione non fa altro che confermare la riduzione dei migranti a “strumento politico” di cui poter liberamente predisporre. Gheddafi potrà continuare ad utilizzare i flussi di migranti come strumento di pressione per accrescere il suo potere contrattuale con l’Italia e l’Europa. I migranti, tra i quali vi sono anche molte donne e minori, continueranno a rischiare la vita, tanto nelle carceri, nei container e nei centri della polizia libica, quanto nel deserto e nel mare, che saranno spinti ancor più ad attraversare proprio a causa delle violenze da parte della polizia libica stessa.

In Libia si compiono continue violazioni dei diritti umani fondamentali: arresti indiscriminati, violenze, deportazioni di massa, torture, connivenze tra polizia e trafficanti. Ai migranti, molti dei quali in fuga da paesi in guerra o dittatoriali come Etiopia, Sudan, Eritrea, Somalia, non è garantito alcun diritto, a partire proprio da quelli di asilo e di protezione umanitaria, perché la Libia semplicemente non ha mai aderito alla Convenzione di Ginevra. Per questo alla Libia non può essere affidato con tanta noncuranza e superficialità il compito di “fermare i migranti”. Chiediamo pertanto che nella discussione al Senato sul Trattato si tenga presente quanto richiesto nella petizione, dove le centinaia di firmatari chiedono che Parlamento Italiano ed Europeo, insieme a Governo Italiano, CE e a UNHCR promuovano:

1. Una commissione di inchiesta internazionale e indipendente sulle modalità di controllo dei flussi migratori in Libia anche in seguito agli accordi bilaterali con il Governo Italiano.

2. L’avvio rapido, vista l’emergenza della situazione, di una missione internazionale umanitaria in Libia per verificare la condizione delle persone detenute nelle carceri e nei centri di detenzione per stranieri.

Invitiamo tutti gli italiani ed in particolare senatori e deputati, a vedere lunedì 2 febbraio alle 21.00, martedì 3 febbraio alle ore 9.30, 14.30 e 21.00 il film COME UN UOMO SULLA TERRA, che in questa delicata fase autori e produzione hanno deciso di mettere in onda via web sul sito del film:


http://comeunuomosullaterra.blogspot.com


Firmatari dell’appello:

Dario Fo, Marco Paolini, Ascanio Celestini, Franca Rame, Marco Baliani, Gad Lerner, Emanuele Crialese, Erri De Luca, Felice Laudadio, Fausto Paravidino, Francesco Munzi, Goffredo Fofi, Francesca Comencini, Giuseppe Cederna, Luca Bigazzi, Maddalena Bolognini, Giorgio Gosetti, Gianfranco Pannone, Giovanni Piperno, Giovanna Taviani, Alessandro Rizzo, Andrea Segre, Dagmawi Yimer, Riccardo Biadene, Stefano Liberti, Marco Carsetti, Alessandro Triulzi, Gabriele Del Grande, Igiaba Sciego ed altri 2500 firmatari da Italia, Francia, Germania, Spagna, Inghilterra, Tunisia, Marocco, Senegal, Mali e altri paesi.


Per informazioni e per firmare la petizione: http://comeunuomosullaterra.blogspot.com

9 commenti:

il Russo ha detto...

Bravissima ad aver aderito, come ho già detto da altre parti questa tratta (perchè di ciò stiamo parlando) deve finire!

Damiano Aliprandi ha detto...

Purtroppo questi attacchi censori sono molto preoccupanti e non è la prima volta.

Io da sempre mi occupo degli immigrati e non posso non firmare l'appello!

Un abbraccio!

Artemisia ha detto...

Grazie della segnalazione, Saretta. Ho firmato subito.
Ricambio con questa:
Siamo medici e infermieri, non siamo spie
Ciao bella!

Franca ha detto...

Vado...

Baol ha detto...

Grande Il Russo!

Anche a me piace Faber :)

Maurone ha detto...

Aderito.
Senza se, senza ma.

desaparecida ha detto...

firmo subito grazie!

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

good start